Le direttive comunitarie regolano e vigilano sul rispetto delle disposizioni in materia di HACCP e di sicurezza sul lavoro, regolando l’introduzione di norme igieniche sempre più rigorose ed il rispetto di elevati standard dei rivestimenti applicati in ambienti industriali in cui avvengono lavorazioni di alimenti.
La resina è quindi la soluzione migliore se si vuole una pavimentazione facilmente sanificabile, in grado di resistere a lavaggi frequenti, antiscivolo e con un'elevata resistenza chimica e alle abrasioni.
Il basso spessore garantisce il minimo disagio per la produzione in caso di ristrutturazione in quanto la nuova posa può andare a rivestire, una volta opportunamente preparata, la pavimentazione preesistente.
Una pavimentazione in resina è in grado di resistere alle alte temperature, sversamenti di prodotti caldi e passaggio di muletti; ha proprietà antiscivolo grazie all'inserimento di quarzo che la rende una pavimentazione a classificazione R10, è dotata di una forte resistenza agli shock termici e non teme il contatto con sversamenti biologici.